Tonight everything will change, x Marcos

Lo scontro finale, sentivo la pressione del momento, forte, imponente, e sentivo anche come tutta quella pressione e quella tensione non mi facessero bene, non nelle condizioni in cui ero e in un certo senso avevo paura di quello che poteva succedere. Sapevo che non solo potevo perdere il bambino di cui Marcos non sapeva ancora nulla, ma potevo anche morire senza riuscire a dirglielo io stessa e questo non volevo accettarlo. Speravo che fosse lì, a Hogwarts, altrimenti non avrei saputo come fare e la paura sarebbe stata ancora maggiore di quanto già non fosse. Volevo tenerlo? Non lo sapevo, ma quello che sapevo era che lui doveva esserne partecipe, doveva capire cosa stava succedendo, ne sentivo il bisogno. Lo cercai, per gli esterni del castello, mentre lanciavo incantesimi da tutte le parti, non era un bene essere così distratta dalla sua ricerca ma non potevo farne bisogno, sarebbe stato peggio non cercarlo. Passarono parecchi minuti prima che riuscissi a vederlo e ora restava un problema, come avvicinarlo senza spaventarlo? Come potevo attirare la sua attenzione? Gli lanciai il nsotro incantesimo in codice, stando ben attenta a non colpirlo e poi iniziai a correre verso la foresta. Speravo che capisse in tutto quel macello e che mi seguisse, avevo un incredibilme bisogno di lui, di parlare con lui. Era vivo, lo era ancora, ma lo sarebbe stato alla fine di quello stupido scontro? E io? Che cosa ne sarebbe stato di noi?

Lui colse l'incantesimo e iniziò a fingere di attaccarmi mentre mi seguiva verso la foresta. Continuammo così fino a che nessuno potè più vederci, quindi mi fermai e lo abbracciai togliendomi la maschera.
-Stai bene, grazie al cielo..
Dissi stringendomi appena a lui. Si, mi ero preoccupata per lui, amavo quell'Auror e non ptoevo fare nulla per impedirlo e forse neppure lo volevo, non più ormai. Continuai a stringermi a lui mentre prendevo un pò di tempo, dovevo parlargli ma non sapevo neppure bene come dirglielo, quello non era certo il luogo nè il momento più adatto ma poteva essere anche l'ultimo.
-Ho bisogno di parlarti..
Dissi poi sollevando il viso sul suo per poterlo guardare negli occhi.

Lui ricambiò l'abbraccio mentre continuavamo a stringerci l'uno all'altra.
Lui sorrise stringendosi a me ancora un poco.
-Anch'io ho avuto tanta paura di perderti piccola mia...
Dissi passando una mano tra i miei capelli.
Ed era bello sentirglielo dire, era bello sapere di essere importante per lui, sapere che lui teneva a me e che mi voleva viva come io volevo per lui.
Mi guardò interrogativo, poi mi accarezzò la guancia mentre ricambiava il mio sguardo.
-Cosa c'è piccola?
Chiese mentre mi guardava.
Io lo guardai per un pò in silenzio mentre deglutivo, non sapevo come dirglielo, solo l'idea iniziava a rendermi nervosa e a farmi tremare le mani. Non era il momento, nè per dirglielo, nè perchè tutto quello accadesse, ma era successo e non potevo aspettare oltre per dirglielo.
-Sono incinta..
Dissi dopo un pò di getto.
Avevo preparato grandi discorsi ma no, non riuscivo a farli in quel momento, ero decisamente troppo nervosa.

Mi guardò per qualche secondo incredulo. Si, non era una notizia da dover dare così, senza una certa preparazione e soprattutto in un momento come quello ma sarebbe sato peggio se lo avesse scoperto in un altro modo o se addirittura non avesse potuto saperlo, era un'opzione a cui non volevo neppure pensare.
-Cioè... tu... noi... aspettiamo un... bambino?
Disse ancora intento a realizzare l'accaduto.
Io annuii appena abbassando lo sguardo.Già e la cosa per me era strana e non riuscivo ad accettarla molto bene.
-Si, non è il momento migliore.. non so come sia capitato ma.. dovevi saperlo.. nel caso..
Dissi, per poi interrompermi senza riuscire a finire la frase.
Nel caso qualcosa dovesse succedere.. non riuscivo neppure a dirlo a voce alta da quanto l'idea mi terrorizzava, ma purtroppo esisteva quella particolare condizione e non potevo prescinderne completamente.

Mi abbracciò, stringendomi forte tra le sue braccia forti e calde, adoravo quella sensazione, mi faceva sentire protetta in un certo senso, al sicuro, amata.. una sensazione che so lui riusciva a darmi in maniera così totale.
-Ehi non pensarci.... ma ora te ne devi andare... non puoi combattere nelle tue condizioni... è pericoloso...
Disse guardandomi negli occhi serio.
Io scossi la testa.
-Non posso, lo sai.. se dovessi andar via ora mi ucciderebbe.. se resto ho la possibilità di continuare a vivere..
Dissi serissima guardandolo negli occhi.
-Stai attento, ti prego.. in qualunque modo dovesse finire tutto ciò le cose cambieranno.. resta in vita.. se le cose si mettono male per voi vai via, vai a casa mia e restaci, farò in modo che non ti accada nulla.. se... dovessero prendermi, non fare nulla, non esporti, non rischiare non fare assolutamente nulla, ti prego..
Dissi ancora più seria guardandolo.
Si, le cose avrebbero fatto schifo in ogni caso.

Lui abbassò lo sguardo stringendo le mani a pugni
Lui mi guardò incredulo.
-Non dire sciocchezze. Se le cose non dovessero mettersi bene per voi, tu mi devi promettere che scappi verso la foresta o se ti catturano, dica che eri sotto l'imperio. Se entrambi supereremo la notte, non ho intenzione di separarmi da te così facilmente Soph, e finchè potrò lotterò. Io non rischio la morte. Tu devi stare attenta. Non c'è in ballo solo la tua vita.
Disse guardandomi serio negli occhi.
-Non servirebbe e lo sai.. non c'è perdono per chi ha fatto parte di questa guerra.. lo sai tu e lo so io..
Abbassai lo sguardo sull'ultima parte.
-Se passeremo la notte ne riparleremo.. ora.. dobbiamo tornare.. non possiamo restare qui per tutta la notte..
Dissi seria guardandolo negli occhi.
Non mi avrebbero mai creduto se gli avessi detto che non ero una Mangiamorte, avevo il marchio, ed ero una Black, non avevano creduto a quel traditore di Sirius, non avrebbero mai creduto a me.

Lui annuì lievemente prima di prendere un'altra volta il mio viso tra le mani e baciare le mie labbra.
Un bacio, forse l'ultimo che ci saremmo potuti scambiare e la cosa mi rattristava. Non volevo ma non riuscivo a non avere paura, a convincermi che tutto sarebbe andato bene in ogni caso.
-Ti amo, Sophie Valerie Amethyst Black
Disse prima di girarSi e tornare di corsa verso la battaglia.
Io restai un attimo lì a guardarlo andare via, ad osservare la sua sagoma farsi sempre più piccola e lontana.
-Ti amo anch'io Marc..
Sussurrai a voce bassissima prima di mettere di nuovo la maschera e riavviarmi verso la battaglia.
Speravo di rivederlo, di rivedere il suo viso di nuovo, il suo sorriso, di rivederlo vivo e vegeto, illeso da quello scontro, ma avevo paura che le cose sarebbero andate in maniera molto diversa.

Oltrepassai la foresta e tornai sul campo, ero stanca, piuttosto stanca e sentivo un pò male alla testa, speravo che tutto questo finisse presto, molto presto, in qualunque modo, ma che finisse, temevo di non reggere per tutto il tempo necessario e la cosa mi faceva un pò paura. Riconobbi Will e lui fece lo stesso probabilmente dato che si avvicinò a me.
-Tutto bene?
Mi chiese, probabilmente doveva essersi un pò preoccupato vedendomi tornare dalla foresta.
Io annuii appena.
-Sto bene..
Sussurrai piano così che la voce non fosse troppo udibile.
Altri Auror, altri incantesimi, sentivo lentamente la testa farsi più pesante e la stanchezza pervadermi ma non potevo lascviarmi sopraffare ora o sarebbe stata la fine, non sapevo cosa stesse succedendo negli altri angoli del castello, non sapevo cosa era successo mentre ero stata via.
Abbattei altri due Auror prima di sentire delle urla lontane, non capivo cosa stava succedendo, vedevo intorno a me tutto iniziare a farsi frenetico, chiusi gli occhi mentre mi portavo le mani alla testa che sembrava voler scoppiare da un secondo all'altro, lentamente sentii le forze abbandonarmi e il mio corpo che iniziava a cadere verso terra.
Decisamente le cose non stavano andando bene.